venerdì 19 giugno 2015

Castelbuono si racconta

"Un'Italia seria, intelligente, dignitosa, coraggiosa, quindi meritevole di rispetto. E quest'Italia, un'Italia che c'è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade". Oriana Fallaci

Oggi vogliamo giocare con le parole, in senso buono ovviamente, e vogliamo farlo cercando di essere ironici e malinconici allo stesso tempo. La bellissima frase di Oriana Fallaci, ci riporta al senso della Festa della Repubblica, a quella dignità che, persa chissà dove, dobbiamo impegnarci a ritrovare. Il senso del rispetto verso gli altri e verso le Istituzioni, cardini della nostra Democrazia, sono punti di riferimento che dobbiamo avere il dovere di imprimere dentro la nostra mente, ogni giorno. E giocando, se cambiamo per un attimo il termine Italia con Castelbuono, il gioco è fatto. Una Castelbuono seria, intelligente, dignitosa, coraggiosa quindi meritevole di rispetto…Tutto quello che manca oggi a Castelbuono, alle sue strade invase dal traffico, al centro storico deturpato da manifesti di sagre e soste abusive a ogni ora. Una Castelbuono, maltrattata da una mancanza totale di politica e di rispetto verso l’avversario. Una Castelbuono che, assiste, ad attacchi personali e che secondo il Nostro, oggi, può solo raccontarsi con delle foto affisse alle piantane delle ex soste del bus cittadino. Il progetto, anzi il concorso (addirittura!) si chiama proprio, “Castelbuono si racconta”. Si perché l’idea geniale, in tempi di multimedialità, di Wi-Fi libero, (a proposito che fine ha fatto il progetto di ormai due anni e mezzo fa, tanto osannato, sempre dal Nostro, del Wi-Fi libero in tutto il centro storico?), è che, il turista, non il castelbuonese, dovrebbe essere affascinato talmente tanto da queste foto affisse un po’ ovunque, da ritenerle, quasi un itinerario turistico. Ora ci chiediamo, ma anche le piantane delle periferie fanno parte del progetto? Sempre nel comunicato si legge: “Le stampe, su un supporto particolare, saranno realizzate con il contributo di vari imprenditori castelbuonesi i quali sin da subito possono prenotare, fino al 30 giugno...”, la notiamo solo noi l’incongruenza? L’amministrazione da per scontato che i commercianti pagheranno la stampa e messa in opera delle foto, salvo poi aprire una prenotazione. Delle due una, o è stato fatto un accordo precedente e quindi non c’è bisogno della prenotazione …oppure…Oppure siamo alle solite, e ci chiediamo che interesse avrebbero i  commercianti a fare un’operazione del genere? Ci chiediamo anche, perché non si propone alle tante attività commerciali che, in passato, hanno usufruito dell’incredibile ascesa turistica di Castelbuono, un vero progetto turistico in collaborazione con l’Amministrazione e le associazioni? Come, per esempio, fare diventare il Parco delle Rimembranze area di sosta per i turisti? Perché non si ripristinano sempre al Parco delle Rimembranze i bagni pubblici?  Perché non si propone la chiusura definitiva del centro storico alle auto, anche a quelle comunali e degli amministratori? Perché  non ci sono progetti di restauro? Perché quelli in avvio sono stati accantonati? Abbiamo davvero bisogno di fermarci davanti un “palo” , guardare una foto per essere fieri delle bellezze architettoniche e paesaggistiche che abbiamo? E’ davvero questa la Castelbuono che si racconta? E se Castelbuono potesse parlare, oggi, cosa direbbe?   Sarebbe ora, di mettersi a lavorare seriamente, di chiedere a chi le idee le ha, di mettersi in gioco, e questo vale per tutti, non solo per il Nostro. E’ giunto il momento di onorare la Festa della Repubblica, in modo solenne, non con un improvvisato comunicato affisso, neanche a crederci, anche nelle nostre scuole. Come se, la vicinanza e il rispetto per la democrazia, avessero bisogno dell’ennesimo comunicato non di politiche di educazione civica piena e consapevole. I veri maestri sono quelli che insegnano ai loro allievi le bellezze affinché possano a loro volta trasmetterla. A Castelbuono, salvo i cortigiani dell’ultima ora, arroccati su posizioni ridicole e indifendibili dignitosamente, ci sono ancora buoni maestri?
 

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